venerdì 3 luglio 2015

Mini-Review: Serie tv - Humans (2015)

Quando si avvicina l'estate il problema più grande di un'incallita fan delle serie tv come me è trovare nuove serie per riempire i vuoti lasciati da quelle terminate. E, dato che quest'anno non avevo nessuna serie estiva da seguire (miracolo!), mi sono buttata alla ricerca di qualche serie nuova che potesse coinvolgermi. Requisito necessario: essere fantascientifica. Eh sì, avevo proprio la voglia di qualcosa di sci-fi dopo aver terminato GOT, Sense8 e The Royals, serie tv che mi hanno abbandonato di recente.
Così, sfogliando tra le novità sub-ita ho trovato ben due serie che potevano fare al caso mio: Dark Matter, di cui magari parlerò nel prossimo post, e Humans.

Adoro questo poster, creepy e affascinante al tempo stesso
LA SERIE
Humans, serie co-prodotta da AMC, Channel 4 & Kudos, è una novità angloamericana che ha debuttato proprio questo giugno. Ambientata in un sobborgo di Londra, parla di un mondo parallelo in cui gli androidi (synths) sono ormai parte integrante della vita degli uomini. Se la storia non vi sembra nuova, non preoccupatevi, perché la serie è basata su un telefilm svedese che ha vinto molti premi. Il titolo originale è Äkta människor (per chi non mastica lo svedese come me: Real Humans) e di fatto la trama è praticamente identica a quella della nuova serie. Devo dire che non ho visto l'originale svedese, ma anche nella letteratura esempi di storie simili ce ne sono molte (tra gli ultimi che ho letto: Cinder e i lavori di Beth Revis).
Il trailer ufficiale in inglese
TRAMA
Come per tutte le serie ovviamente la scintilla parte quando un gruppo di androidi, in grado di provare sentimenti e molto più simili agli esseri umani, capitanati da un misterioso ragazzo viene catturato e rivenduto. Da qui la storyline principale di quella che considero la protagonista, Anita, la nuova androide di casa Hawkins, che viene comprata dal padre della famiglia per aiutare in casa la moglie. Anita fa parte del gruppo di androidi catturati, ma, come si vedrà subito, sembra essere tornata normale, anche se i suoi atteggiamenti nei confronti della famiglia sono altamente creepy (la scena finale del pilot mi ha fatto subito pensare a chissà cosa). La famiglia Hawkins, poi, ha già i suoi problemi, quindi l'arrivo dell'androide causa numerosi attriti soprattutto tra moglie e marito, per terminare con i due figli più piccoli che adorano la nuova arrivata mentre la più grande la vuole usare come esperimento.
Accanto alla storia della famiglia, c'è quella dei fuggitivi, Leo e il suo androide Max che stanno tentando di mettersi in contatto anche con gli altri synth, dopo la cattura dei mesi precedenti. Così scopriamo che, mentre Fred, un altro androide con sentimenti umani, viene catturato, la povera synth Niska, ultima della banda in fuga, lavora come prostituta in una casa chiusa dove spesso e volentieri è costretta a sopportare il dolore piuttosto che spegnerlo rischiando di perdere quel briciolo di umanità che la rende umana.
Poi la storia del Dr. George Millican, progettatore iniziale dei synth, che ormai anziano ha sviluppato affetto per il suo androide Odi, arrivando a trattarlo come un figlio. Odi è un modello vecchio con molti problemi, quindi il sistema sanitario invia Vera, una vera infermiera dittatrice in formato synth. Ma George non ha voglia di rinunciare a quello che considera l'ultimo membro della famiglia.
Infine, oltre a dei misteriosi dottori che vogliono mettere a tacere tutto ciò che riguarda strani androidi con problemi, c'è il poliziotto Drummond che fa parte di una task force speciale che si occupa dei crimini legati agli androidi e non simpatizza tanto per questa strana moda.
Sono solo al terzo episodio, eppure già la trama inizia a delinearsi e molte domande sorgono spontanee: cosa ricorda Anita? Perché è così? Millican e Odi (dolcissimi loro) riusciranno ad avere pace? Niska (personaggio che adoro) avrà la libertà che merita?
Le implicazioni filosofiche e non sui sentimenti degli androidi credo diventeranno più centrali nei prossimi episodi della serie, ma già qualche accenno viene fatto in questi primi tre 'capitoli'. Bellissimo il citare Asimov e le sue tre leggi della robotica e non vedo l'ora di scoprire il motivo per cui Niska e soci sono in grado di provare sensazioni umane.
Le scene sono spesso forti, sappiatelo, e la trama (come molti sostengono) ricorda un po' un'altra serie british con toni duri come Black Mirror. Un'altra cosa che mi è piaciuta è il senso di realtà della storia, davvero molto realistica per essere così legata alla fantascienza. Credo che il tocco dei creatori, gli stessi di Broadchurch (altra bellissima serie), si sia fatto sentire in questo.


IL CAST
Di certo, la scelta del cast mi è piaciuta molto. Oltre che, lo ammetto, sono felice di rivedere Colin Morgan, l'ex Merlino della serie Merlin, in una serie tv diversa. Mi piace molto come attore e, avendolo visto anche in Doctor Who, ho capito che è decisamente versatile. Qui, nell'interpretare Leo mi ha subito convinta e quindi complimenti a lui che non è rimasto bloccato nel suo ruolo più famoso, perché sarebbe stato sprecato.
Mi piacciono anche gli altri, però. Qualcuno lo conoscevo di vista, come la signora Hawkins e la protagonista Anita (anche lei presente in DW), devo dire che finora mi convincono ed escono a pieni voti. Probabilmente anche il fatto che si tratti di quasi tutti attori britannici fa salire, almeno per me, il cast di livello. Menzione speciale a William Hurt, che pur non essendo inglese, ha un Oscar alle spalle meritato e come George mi fa morire dalle risate, oltre che sorridere tantissimo nelle sue scene con Odi.

Povera Niska! :(
LA FOTOGRAFIA
Ultima cosa da citare: la fotografia. Davvero ben fatta, anche gli effetti speciali sono molto realistici. Ogni scena ha una ottima fotografia, persino quelle all'esterno. Da brava appassionata di grafica mi piace quando una serie ha una così alta qualità delle immagini con ottimi bilanciamenti di luce. E poi quanto è bello notare che cambiano i colori o le luci in base al tipo di scena girata e si adattano perfettamente a ciò che viene narrato. Insomma sotto questo punto di vista niente da ridire.

Odi e George <3 (fonte: qui)
VOTO
Gli episodi sono otto per la prima stagione, ma già si vocifera di una possibile seconda stagione. Tengo le dita incrociate perché finora è molto interessante e se mantiene questo livello fino alla fine vorrò sicuramente vedere di più. Il voto potrebbe essere un 4 su 5, ma non avendo visto la parte finale potrebbe cambiare molto o addirittura salire come voto.

La vorreste vedere o l'avete vista? Aspetto di sapere i vostri commenti!

P.s. Complimenti alla campagna marketing della serie che ha creato un finto negozio di androidi in una delle vie più conosciute di Londra e anche un sito internet in cui presenta questa "novità" come se fosse un evento reale (compresa di finta vendita via ebay di un modello di synth).

3 commenti:

  1. Devo dire che mi sembra interessante, se trovo un attimo di tempo vedo l'episodio pilota.
    Noterei come il tema del "robot con sentimenti" sia uno dei più affrontati nel panorama fantascientifico. Un esempio su tutti, C3PO di Star Wars. Poi, il riferimento ad Asimov, ovviamente, parte spontaneo in quest'ambito.
    Colin Morgan lo ricordo anche io in Doctor Who, nelle vesti di un ragazzino ribelle e anche un po' dark. Mi aveva convinto immediatamente, e mi dispiaceva che non avesse ottenuto altri ruoli di punta al di fuori di Merlin (che a me non fa impazzire). Fortunatamente in questa serie sembra avere un ruolo ricorrente! :)

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    1. Secondo me ti piacerebbe per il tono dark della storia, lo vedo molto da te! :D
      Per il resto, Colin qui ha un ruolo principale e sì, esce molto di più la sua bravura come attore. Francamente sono curiosa di vedere il resto perché come scrivevo il suo pg è molto particolare e nasconde grandi segreti.
      Non citare Asimov con la robotica in effetti suonava impossibile xD
      Aspetto il tuo commento, sappilo.

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